Nel mondo della ristorazione, una pratica comune che ha già fatto breccia in Parigi, New York, Madrid e altre metropoli europee, è sbarcata in Italia sotto forma di una petizione online, lanciata con grande enfasi da “Il Fatto Alimentare” sulla piattaforma Change.org. Quest’iniziativa mira a portare al tavolo dei ristoranti una caraffa o una bottiglia d’acqua del rubinetto, offerta gratuitamente.
Un appello per la sostenibilità e l’etica ambientale
L’obiettivo di questa petizione è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche legate alla sostenibilità e all’etica ambientale. L’invito è chiaro, e consiste in una richiesta che a tutti i gestori di locali di modificare le proprie normali pratiche in fatto di gestione dell’acqua minerale e di somministrazione ai clienti. Il testo della petizione è pubblico e aperto a tutti, in quanto ospitato sulla rinomata piattaforma change.org e promosso dal giornale online “Il Fatto Alimentare“.
L’acqua del rubinetto in giro per il mondo, ma non in Italia
L’usanza di servire l’acqua del rubinetto è diffusa in vari paesi esteri, come l’UK e gli USA, oltre che a Parigi e in molte altre città europee. Tuttavia, in Italia, questa pratica sta faticando ad attecchire.

Al posto delle bottiglie d’acqua minerale, viene spesso servita, a pagamento, l’acqua di rubinetto, previamente filtrata, trattata con depuratori, raffreddata e arricchita con bollicine, quando richiesta. Il paradosso è che siamo l’unico Paese in cui viene richiesto un costo aggiuntivo per il coperto, che varia da uno a tre euro e rappresenta un pesante 10-15% del conto finale.
Italia: la migliore acqua del rubinetto d’Europa, ma la bottiglia prevale
Un aspetto sottolineato nella petizione è che l’Italia vanta una delle acque del rubinetto di maggior qualità in Europa. Nonostante questo, i consumatori italiani sono stati, nel tempo, influenzati da pubblicità a optare per l’acqua in bottiglia.
La petizione prosegue affermando che l’Italia si posiziona al vertice della classifica mondiale dei consumi di acqua minerale in bottiglia, con una media di 252 litri pro-capite all’anno, corrispondenti a un incredibile totale di 14,9 miliardi di litri. Questo massiccio consumo di bottiglie ha un impatto significativo sull’ambiente. Sono miliardi di contenitori smaltiti tramite varie vie, tra cui termovalorizzatori, inceneritori, discariche e addirittura dispersione nell’ambiente.
Il potenziale cambiamento
L’appello conclusivo della petizione è un’invito ai ristoratori italiani a considerare l’adozione dell’acqua del rubinetto come opzione, una mossa che potrebbe contribuire in modo significativo a ridurre l’enorme consumo di acqua in bottiglia nel Paese e a migliorare la sostenibilità ambientale.