Barù usa questo strumento per il suo perfetto barbecue. Tu lo hai sempre lasciato nel cassetto ma è un grosso errore!
Barù usa solo questo per il barbecue perfetto
Nel mondo del barbecue, Barù ritrova la sua serenità, partecipando a un rituale che lo riconnette con la sua infanzia e con la semplicità della vita. Il crepitio delle fiamme dà vita al libro “Fiamme Vive”, non solo un insieme di ricette, ma un viaggio attraverso la filosofia di un individuo che considera il fuoco un compagno di vita e un maestro che insegna rispetto e pazienza.
Il fuoco come entità vivente
Per Barù, il fuoco rappresenta un’entità vivente che comunica e istruisce. Fin da giovane, era responsabile di accendere il caminetto, un compito che molti avrebbero considerato noioso, ma che per lui costituiva un’opportunità di gioia e scoperta. Osservare le fiamme divenne una forma di meditazione, un momento di connessione profonda con un elemento primordiale. Questa passione infantile si è trasformata in una vera e propria vocazione.
Grigliare come forma d’arte e di celebrazione
Barù ha sempre avvertito l’impulso di esplorare il mondo della griglia non solo come chef, ma come un artista del fuoco e un narratore di sapori che, sulla brace, si trasformano in una sorta di incantesimo. Il suo libro, “Fiamme Vive”, non si limita a essere un semplice ricettario, ma costituisce un racconto intimo che svela la sua visione della cucina e della vita.

Barù desidera condividere non solo tecniche e ricette, ma soprattutto l’amore e il rispetto per il fuoco. Secondo lui, questo elemento non dovrebbe essere considerato solamente un simbolo di mascolinità, ma piuttosto come un punto di unione universale, un mezzo attraverso il quale tutti possiamo connetterci e condividere.
Grigliare come arte per tutte le stagioni
Nel mondo di Barù, la grigliata non è soltanto un’attività stagionale, ma un’arte da praticare con costante dedizione. Contrariamente alla credenza diffusa che la grigliata sia associata esclusivamente a determinate festività, egli sostiene che sia una pratica sempre attuale, sebbene riconosca che la tradizione si sia persa un po’ nel tempo. Per lui, grigliare è un rituale che va al di là della mera preparazione di cibo, ma rappresenta un modo per celebrare la vita e le sue semplicità.
Rispetto per la natura e per la diversità culinaria
La preferenza di Barù è chiaramente per la carne, con una particolare predilezione per la costata grassa alla griglia. Tuttavia, non trascura verdure e pesce, riconoscendo la bellezza della diversità culinaria. Barù manifesta scetticismo nei confronti delle carni artificiali, sottolineando l’importanza di pratiche agricole e di allevamento sostenibili.
Il segreto di un buon fuoco secondo Barù
Barù, diventato un autentico punto di riferimento nel mondo degli appassionati di griglia, considera fondamentale la qualità delle materie prime e ritiene che la loro purezza debba essere celebrata, non mascherata da complesse tecniche culinarie. E quale sarebbe il suo segreto per un buon fuoco? Barù condivide generosamente la sua saggezza: utilizzare carta di giornale, pigne di pino essiccate e posizionare la legna in verticale. Un metodo che, a suo parere, non può fallire.