Nel cuore della tradizione enogastronomica piemontese si nasconde un tesoro poco conosciuto: il “caritôn piemontese“, chiamato affettuosamente “caritùn” da chi conosce la sua vera essenza. Questo antico e affascinante dolce racconta storie di condivisione che risalgono nei secoli, radicandosi nelle comunità locali. Oggi, ti porteremo alla scoperta di un’autentica prelibatezza: la focaccia dolce all’uva fragola.
Il Caritôn piemontese: quando assaporarlo
Il caritôn piemontese affonda le sue radici nel passato, quando gli abitanti della regione non volevano sprecare nulla, nemmeno gli avanzi di pasta di pane. Da questa saggezza nacque la focaccia, con uno strato di base e un cappuccio piatto di pasta sopra di esso. Al centro, un generoso strato di uva fragola, incastonato con cura nell’impasto. Questo tipo di uva, appartenente alla vitis labrusca, cresceva sui tipici pergolati che adornavano i cortili piemontesi. Questo dolce autunnale manteneva viva la tradizione della vendemmia, prolungandosi spesso fino al Natale, entrando in competizione con il celebre panettone. Inizialmente, la ricetta non contemplava burro né uova, ma nel tempo sono stati aggiunti per renderlo ancora più delizioso.
Le origini e la storia del Caritôn di Piobesi Torinese
Questo semplice e conveniente dolce ha una storia affascinante che abbraccia una piccola area della provincia di Torino, tra cui i comuni di Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Pancalieri, Virle Piemonte, Vinovo, Osasio e molti altri. Anche nelle zone del Roero e dell’Astigiano, alcune famiglie e panifici lo preparano con piccole variazioni, come la farcitura alle mele a Babano di Cavour. Tuttavia, la culla indiscussa del caritôn è la borgata Tetti Cavalloni di Piobesi Torinese e la vicina Castagnole Piemonte, entrambi insigniti della prestigiosa De.C.O., Denominazione Comunale di Origine.

Per comprendere appieno le sue origini, è importante tornare indietro nel tempo e scoprire l’origine del nome, che richiama la tradizione dei “pani della carità”. Queste focacce dolci venivano benedette e distribuite ai poveri durante le celebrazioni religiose, come le festività dei santi patroni. A Piobesi, ad esempio, durante la festa di San Giovanni Battista, il signorotto locale offriva un banchetto e distribuiva queste prelibatezze alla comunità. Questa tradizione continua oggi con la Sagra del Pane, che si tiene ogni anno intorno all’antico forno di Tetti Cavalloni. Il caritôn è un orgoglio per tutta la regione, tanto che è stato inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
La ricetta segreta della focaccia più golosa del Piemonte
Se vuoi gustare il caritôn piemontese nella sua forma più autentica, ecco una ricetta base che puoi seguire. Questa delizia richiede 500g di farina, 100g di burro, 200g di zucchero, 1 uovo intero, 100ml di latte, 1 bustina di lievito e un pizzico di sale, oltre all’indispensabile uva fragola per la farcitura. Per velocizzare il processo, puoi utilizzare lievito di birra o lievito istantaneo. Innanzitutto, scalda il latte con parte dello zucchero, il burro e il sale, mescolando accuratamente. Poi, crea una fontana con la farina su una spianatoia, aggiungi l’uovo e gradualmente la miscela di latte. Impasta tutto, incorporando il lievito per ultimo.
Successivamente, forma un panetto, avvolgilo in un panno asciutto e lascialo lievitare a una temperatura di circa 30° per un quarto d’ora. Prepara una teglia da forno imburrata e stendi un primo disco di pasta, ottenuto dividendo l’impasto a metà con un mattarello. Aggiungi generosamente gli acini d’uva, lasciando un bordo di circa 2 cm libero. Con la parte restante, crea un altro disco piatto e sigilla bene i bordi. Infine, spennella la superficie con chiara d’uovo e spolverizza con zucchero, quindi inforna in un forno preriscaldato a 180° e cuoci per 30-40 minuti. Questa è la ricetta segreta per creare un caritôn piemontese indimenticabile che delizierà il palato con il suo sapore unico.
Ora che hai esplorato il mondo affascinante del caritôn piemontese, non puoi fare a meno di desiderare di assaporarlo in tutto il suo splendore. Scopri questo tesoro culinario che celebra la tradizione, il sapore e la condivisione in un unico, irresistibile boccone.