Massimo Bottura, uno dei nomi più celebri nel panorama culinario mondiale, ha recentemente inaugurato un nuovo ristorante a Modena, battezzato “Al gatto verde”. Questa nuova avventura gastronomica promette di essere un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, offrendo un’esperienza unica e indimenticabile.
Descritto come un “barbecue contemporaneo”, il ristorante si trova a Casa Maria Luigia, una splendida dimora poco fuori Modena, immersa nel verde e nella tranquillità della campagna emiliana. La scelta di questo luogo non è casuale: rappresenta la perfetta fusione tra tradizione e modernità, due elementi che Bottura ama combinare nelle sue creazioni culinarie.
A guidare la cucina di “Al gatto verde” è la talentuosa chef canadese Jessica Rosval. Con la sua maestria, propone un menù da otto portate al prezzo di 140 euro. Ma per chi desidera una scelta più personalizzata, c’è anche la possibilità di ordinare alla carta, scegliendo tra una varietà di piatti che esaltano i sapori della tradizione emiliana, reinterpretati in chiave moderna.

L’apertura al pubblico è fissata per il 20 settembre, e l’attesa è palpabile. Gli appassionati di gastronomia sono curiosi di scoprire cosa Bottura ha in serbo per loro in questo nuovo locale.
L’espansione dell’impero culinario di Bottura a Modena non mostra segni di rallentamento. Dopo il successo mondiale dell'”Osteria Francescana” e del bistrot “Franceschetta58”, “Al gatto verde” rappresenta un ulteriore passo avanti nella sua missione di elevare la cucina italiana a livelli stratosferici. Jessica Rosval, con la sua esperienza internazionale, è la scelta perfetta per questo progetto, portando una ventata di novità e freschezza.
L’ispirazione per il nuovo ristorante proviene dall’amore di Bottura per l’arte contemporanea. Ha sempre creduto nella fusione tra arte e cucina, e “Al gatto verde” è la perfetta incarnazione di questa filosofia. Il nome stesso del ristorante, suggerito da Piero Ferrari, evoca immagini e storie affascinanti, aggiungendo un tocco di mistero e curiosità.
Ma oltre alla gastronomia d’alta classe, c’è un altro elemento che rende “Al gatto verde” speciale: l’attenzione alla sostenibilità. Il concetto di “spreco zero” è al centro della filosofia del ristorante. Dalla raccolta dell’acqua piovana all’utilizzo di pannelli solari, ogni dettaglio è stato pensato per ridurre l’impatto ambientale.
In conclusione, “Al gatto verde” non è solo un ristorante, ma un’esperienza culinaria completa. Con la sua combinazione di tradizione, innovazione e sostenibilità, promette di essere una delle mete gastronomiche più ambite del 2023.