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Scarti del pesce: il valore del mercato è alle stelle! Scopri la crescita del settore e investi subito in questi alimenti

Nel 2023, il mercato globale sta vivendo una vera e propria rivoluzione del gusto, con cifre che non cessano di stupire. A guidare questa crescita c’è un settore che fino a poco tempo fa era sottovalutato ma che ora è in ascesa, i “scarti del pesce.” Il valore di questo mercato è destinato a superare ogni aspettativa, raggiungendo i 4,59 miliardi di euro entro l’anno. E non è tutto: la crescita annua media è del 2,9%, dimostrando che c’è spazio per investire e stupire il palato con questi incredibili alimenti.

Sottoprodotti ittici: un mercato in crescita

In questo mondo gastronomico in costante evoluzione, i rifiuti ittici si stanno rivelando un vero e proprio tesoro nascosto. Secondo le proiezioni di Future Market Insights, entro il 2033, il mercato della lavorazione dei rifiuti ittici raggiungerà i 7,2 miliardi di dollari, equivalenti a 6,12 miliardi di euro. Già nel 2023, ci aspettiamo un valore di 4,59 miliardi di euro, con una crescita annua media del 2,9%.

La gestione efficace dei rifiuti ittici non è solo una questione economica, ma anche ambientale. La crescente attenzione verso la creazione di prodotti a valore aggiunto da scarti di pesce è un aspetto chiave. Questo fenomeno sta alimentando la domanda di fertilizzanti organici e ingredienti naturali, promuovendo al tempo stesso la sostenibilità e la biodiversità.

Scarti del pesce, un prodotto da riscoprire

Le grandi aziende del settore stanno sfruttando tecnologie all’avanguardia per trasformare questi scarti in risorse preziose come biogas, biocarburanti, olio di pesce e collagene. Inoltre, collaborano attivamente con altre industrie per migliorare le pratiche di gestione dei rifiuti.

Secondo la FAO, entro il 2031, il 29% della farina di pesce e addirittura il 47% dell’olio di pesce sarà prodotto da sottoprodotti del pesce. Grazie a moderne tecnologie, anche ossa e scaglie trovano nuova vita come ingredienti alimentari di alta qualità.

I produttori di salmone: una storia di successo

Non è solo il mercato globale a beneficiare di questa tendenza. I produttori di salmone, ad esempio, stanno esportando teste di salmone nel sud-est asiatico, dove vengono ulteriormente lavorate per creare prodotti di lusso. Un importante produttore malese ha persino investito in un’azienda norvegese per utilizzare gli scarti di pesce come sostituto dell’olio di palma nei cosmetici e negli alimenti. È un esempio perfetto di come il settore culinario possa sposare la sostenibilità con il lusso.

Il produttore vietnamita Sao Mai Group ha deciso di non essere da meno: producono olio di pesce dagli scarti e lo utilizzano nella produzione di olio vegetale e altri prodotti alimentari. Inoltre, Biomax Technologies ha sviluppato una tecnologia di fermentazione che trasforma i rifiuti organici in fertilizzanti in sole 24 ore. Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano la crescente importanza di una gestione sostenibile e innovativa dei rifiuti nel settore ittico italiano e globale.

Sottoprodotti ittici e scarti del pesce: cosa sono?

I sottoprodotti ittici e gli scarti del pesce sono i segreti meglio custoditi del mondo culinario. Spesso trascurati, questi preziosi elementi sono ciò che resta dopo la lavorazione del pesce e possono assumere molte forme, dalle teste e le interiora alle ossa e alle scaglie. Questi “scarti” stanno diventando protagonisti di una vera e propria rivoluzione gastronomica e sostenibile, in quanto possono essere trasformati in prelibatezze culinarie e risorse preziose per molte industrie. La prossima volta che li vedrete, non li considerate più sprechi, ma tesori nascosti dell’enogastronomia!

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